RANCHO BIZZARRO - Rancho Bizzarro

Argonauta
I nostri Rancho Bizzarro, hanno idee meno bizzarre del nome che portano; anzi le hanno molto chiare proponendo una formula sincera fatta di watt, chitarroni acidi, blues iper amplificato e soluzioni stoner e psych. Ma non è tutto; perché la band fondata dal bassista Izio Orsini(Bantoriak); fa della musica completamente strumentale; nessun cantato; una soluzione cara anche ai grandi Karma to burn. L’opener “Five hermanos” è quanto di più potente blues potesse essere, mid tempo con chitarre in wha wha, basso distorto e batteria pulsante; e anche un tappeto d’organo per far capire l’amore che i nostri anno per i seventies ruggenti e acidi, difficile non battere il piede a tempo. “Garage” anche qui si batte il filo del mid tempo con un heavy rock, potentissimo, chitarroni dai riff grassi e pieni di fuzz ; puro stoner; soluzione acida per un paradiso lisergico. “Incredible bongo” sembrano i Black sabbath sotto lsd; basso avvolgente, chitarre effettate, riffing hard/blues, batteria lenta, elefantiaca ma ricca di groove e il gruppo da un’ottima prova; grande lavoro delle chitarre, suono corposo e ottimi solos di scuola hard.

“Mood brant”, chissà se i nostri hanno pensato questo potentissimo mid tempo stoner, dedicandolo al grande Brant Bjork che insieme ai suoi compari Josh Homme, John Garcia e Nick Olivieri, erano i leggendari Kyuss; grande brano di heavy stoner bruciante come il deserto della California e acido come un trip anfetaminico; ti stordisce e ti porta in dimensioni aliene. “Yo man” è un up tempo dai riffing blues; grande lavoro di chitarre e basso, pulsazioni ritmiche, per lo scorrimento elettrico delle chitarre piene di wha wha ad alta gradazione elettrica; questo e grande hard, solos brucianti e ricchi di anima. “Katching” ovvero presa; perché questo brano che inizia lento, avvolgente, un brano che ha le spire di un boa constrictor sulle cui squame sono tatuate dei fulmini; un brano che ti lascia senza respiro, un mid tempo elettrico e acido; potente come una tempesta magnetica; spirali elettriche e riff iperacidissimi ti danno la summa del potere dello stoner; calore e volume. La conclusiva ”Mr.aloba” è un mid tempo heavy rock, un brano che sarebbe perfetto per un film d’azione nel deserto, acido, pulsante, riffing al calor bianco e solos brucianti blues acido danno la summa della musica dei nostri; cuore, elettrificazione dell’anima e spirito selvaggio; grande brano. La nostrana Argonauta non sbaglia un colpo; dopo i grandi Nibiru e Varego ecco i Rancho bizzarro, per chi ama l’acido heavy, il pulsare che proviene dal deserto in tinte sabbathiane e hard, questo disco è da avere e godere, grandi. 

Voto: 8/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli